Sarà la presenza di Noa a rappresentare uno dei momenti più significativi dell’Hallelujah Film Festival 2025. Artista da sempre capace di coniugare ricerca musicale, attenzione ai temi civili e una forte apertura internazionale, Noa porterà a Castel Gandolfo la sua voce e la sua esperienza in due appuntamenti dedicati al pubblico e agli studenti. La sua partecipazione arricchisce la prima edizione del festival con uno sguardo sensibile e maturo sul ruolo della musica nella vita culturale contemporanea, offrendo un’occasione concreta per riflettere sul valore del dialogo e sulla responsabilità che un artista può assumere attraverso il proprio lavoro.

Le giornate di Noa all’HFF tra testimonianza e dialogo
Lunedì 8 dicembre Noa interverrà nella Chiesa Pontificia di San Tommaso da Villanova, portando al pubblico un contributo che intreccia musica e riflessione personale. La scelta di questo luogo simbolico sottolinea il desiderio di dare spazio a una voce artistica capace di unire culture, esperienze e sensibilità diverse attraverso un linguaggio immediato e universale.
Il suo impegno proseguirà martedì 9 dicembre con un incontro alla Scuola Pontificia Paolo VI, pensato per offrire agli studenti un momento di dialogo diretto con un’artista che ha sempre unito ricerca musicale e responsabilità etica.
La testimonianza di Noa, segnata da un costante lavoro sul valore della convivenza e sulla funzione sociale della musica, consentirà ai ragazzi di confrontarsi con un percorso artistico che considera l’ascolto e l’apertura al mondo elementi fondamentali della crescita personale.
La vicinanza tra i due appuntamenti mette in risalto la volontà dell’HFF di costruire un filo continuo tra pubblico adulto e giovani spettatori, valorizzando la capacità della musica di parlare a entrambi in modo autentico e profondo.

Un prezioso intervento che arricchisce la prima edizione dell'HFF 
La partecipazione di Noa conferisce un rilievo particolare alla prima edizione dell’Hallelujah Film Festival, che dedica ampio spazio al dialogo tra arti, comunità e formazione. La sua presenza in due contesti diversi — la chiesa e la scuola — testimonia la volontà del festival di costruire un ponte tra pubblico, istituzioni e studenti, riconoscendo nella cultura uno strumento concreto di incontro e responsabilità condivisa.
Il doppio appuntamento con Noa offre quindi l’opportunità di ascoltare una voce autorevole e profondamente radicata nel proprio impegno civile, capace di unire la dimensione artistica a quella umana. Un contributo che arricchisce il programma e rafforza uno degli obiettivi principali dell’HFF: promuovere spazi di confronto in cui l’arte diventa occasione di crescita, consapevolezza e apertura verso l’altro.


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La musica di Noa e il rapporto con La vita è bella
Il legame tra Noa e La vita è bella occupa un posto speciale nel suo percorso artistico. La cantante ha interpretato Beautiful That Way, brano che negli anni è diventato parte dell’identità emotiva del film, accompagnandone la diffusione internazionale e contribuendo alla sua forza comunicativa. La sua voce, immediatamente riconoscibile, ha dato alla colonna sonora una dimensione affettiva che continua a parlare a spettatori di generazioni diverse.
L’incontro con Noa offrirà l’occasione di approfondire come sia nata questa collaborazione e in che modo una canzone possa dialogare con le immagini, rafforzando temi e atmosfere di un’opera cinematografica. La sua esperienza permette di comprendere il ruolo che la musica può assumere nel determinare il tono di un racconto e nel costruire legami emotivi duraturi con il pubblico.
Per gli studenti e per chi parteciperà alla proiezione del film l'8 dicembre, si tratta di un momento prezioso per ascoltare da vicino il punto di vista di un’artista che ha saputo unire ricerca musicale, impegno civile e sensibilità narrativa, trasformando una semplice interpretazione in un segno che continua a essere riconosciuto in tutto il mondo.